Degli amanti e delle regole d’oro

Tra le donne scorre un grande e clamoroso equivoco che riguarda gli amanti: la sensazione infida del “vale tutto”.
Le single hanno bisogno di intimità, di contatto epidermico, del riconoscimento maschile, dell’ebbrezza che spesso si ricava più dal desiderio suscitato che da quello appagato (purtroppo): in certi casi il bisogno di avere due mani e due occhi addosso è più forte di qualsiasi cosa.
Le accoppiate (sposate o meno che siano) ricercano il diversivo, l’emozione, il sesso puro (ed epurato dai conti di fine mese).
Quale che sia la nostra condizione, di fatto spesso ci accontentiamo di amanti che andrebbero lasciati fuori sullo zerbino al freddo e sostituiti con oggetti di vibro-design o con morbidi animali domestici. Invece continuiamo ad aprire porte e cosce anche quando non sarebbe il caso: perché un amante non ha doveri né responsabilità, a quanto pare, e ci tiene a mantenersi impermeabile a qualsiasi rivendicazione o pretesa.
Stronzate.
Un amante può essere un’opportunità enorme: libere da imbarazzi, pudori e riserve sentimentali, spesso le relazioni puramente erotiche ci fanno scoprire aspetti di noi di cui non immaginavamo nemmeno l’esistenza, o dinamiche di piacere che ci erano sconosciute.
Per questo motivo NON “vale tutto”: l’erotismo è un percorso di approfondimento, di esplorazione e di scoperta. Non si tratta solo di orgasmi piazzati qua e là sul calendario (anche se, in alcuni casi, già quello sarebbe un traguardo).
Considerando che circa il 60% delle donne accoppiate finge l’orgasmo con il proprio partner, e che in generale il 70% delle donne non raggiunge che raramente l’orgasmo durante il rapporto, i problemi seri da affrontare sono sia all’interno della coppia (dove però ci sono i sentimenti a tamponare molte situazioni) sia fuori da essa (dove non essendoci nessun tampone o salvagente, le rivendicazioni si fanno ancora più doverose).

Tutto questo per dire che:
1 – Un amante che non vi fa godere, non vale l’occupazione dell’agenda. I bisogni della carne sono a volte impellenti, ma un’eccitazione delusa è forse peggio dell’astinenza.
2 – Un amante che al secondo appuntamento vi propone una cosa a tre con un suo amico (salvo che l’ipotesi sia anche sul podio dei vostri desideri impellenti) non è decisamente interessato eroticamente a voi ma semplicemente alla carne che aderisce per forza centripeta attorno al vostro pertugio vaginale. Che, badate, non è l’essenza del sesso: il fatto che un uomo sia “solamente” un amante non dovrebbe ridurre tutto all’atto coitale indiscriminato e slegato dalla vostra persona.


3 – Un amante che, davanti a voi, flirta con altre donne – magari sapendo pure che vi dà fastidio – è uno stronzo da depennare, a meno che abbia doti amatorie irrinunciabili (di fronte alla capacità di procurare orgasmi multipli seguiti dalla visione degli dei dell’Olimpo, forse qualcosa gli si può perdonare). Una soluzione efficace a questo problema è trovare amanti al di fuori del proprio quotidiano (lontani dai luoghi di lavoro e di divertimento), ma mi rendo conto che non è sempre possibile.
4 – Un amante che non rispetta i vostri DO’S and DONT’S va defenestrato. Se desidera moltissimo fare una cosa che a voi non sconquiffera, o vi ci sa condurre col desiderio e il piacere, o che la pianti di menare il torrone.
5 – Dopo “l’amante che non vi sa far godere”, il peggiore è “l’amante che spiffera i vostri affari di letto”. Inutile dire che il modo migliore per punirlo è la diffamazione (anche con la menzogna: in questo caso sì che “vale tutto”).


6 – Ci sono amanti che hanno grosse potenzialità erotiche, ma che in alcuni casi non le hanno ancora sviluppate completamente, per inesperienza o per altro. Se sentite affinità (l’affinità erotica per certe donne è più difficile da trovare dell’affinità sentimentale), investite e guidate. Ogni corpo è un territorio a parte: ci sono talenti naturali che sanno trovare da sé la strada del nostro piacere (una strada che, magari, non conoscevamo nemmeno noi), e ci sono esploratori che invece hanno bisogno di essere guidati.
7 – Ci sono purtroppo molti uomini che non sanno ascoltare il corpo della donna, e che non hanno nemmeno l’umiltà di accettarne i suggerimenti: da mandare al confino col foglio di VIA.

Esiste una dignità dell’individuo che deve andare di pari passo con la sacralità del piacere.
Nell’equilibrio di un rapporto erotico vissuto alla pari (nel quale cioè entrambe le parti non vivono implicazioni sentimentali), l’unione carnale non può essere sottovalutata né ridotta a dieci minuti di vorticoso stantuffo.
Il corpo come altare e dimora.

16 thoughts on “Degli amanti e delle regole d’oro

  1. Depenniamo anche:
    8 – l’uomo che decide a prescindere cosa e come sarà la relazione, sia sentimentale sia puramente ludica, e ne decide di conseguenza i paletti comportamentali. Anche se siamo “solo” amanti, e su quel “solo” io ci metto le virgolette volutamente, non è che se poi ci facciamo qualche coccola ti casca l’uccello, eh!

  2. La condizione che spinge una donna a farsi un amante è sempre meno carnale di quanto si pensi. Una donna, anche se spinta da voglie di fuoco e fiamme, ci metterà sempre un po’ di cervello e un po’ di cuore ed è per questo che mi turba un quest’ idea. E’ difficile tenere il piede in una scarpa figuriamoci in due; perciò non so fino a che punto mi spingerei per soddisfare una pulsione… Che senso ha, allora, costruire le basi di un rapporto solido? Sacrificarsi ogni giorno; scegliere ogni giorno di stare con la propria metà?
    Nonostante tutto questo post è scritto in maniera eccellente, complimenti!
    Robi

    • Roby, conosco donne che si fanno un amante esclusivamente per desiderio carnale, perchè se stessero a guardare il pacchetto completo o altri aspetti emotivo-cerebrali, le mutande per certi uomini non se le leverebbero nemmeno per sbaglio. Sono perfettamente d’accordo con te quando accenni alla coerenza e al senso delle scelte, ma al di là delle convinzioni personali, un fatto è che l’80% delle persone in coppia ha tradito almeno una volta (e difficilmente rimane un caso isolato). Possiamo andare avanti a dire che è sbagliato (lo facciamo da diversi secoli, in realtà) ma questo non cambia di molto la situazione (evidentemente). Quindi io mi limito a pensare a come affrontare a livello pratico una situazione fuori controllo. hhahahhahahah 🙂

    • Troppe certezze? Io vedo troppo disagio, diciamo. Questo è il mio punto di vista, e sono i miei consigli, che ovviamente possono non essere condivisibili. Ognuno contempla diverse ipotesi, e nel gioco entrano innumerevoli fattori. Ci sono anche donne che pur di avere un uomo al fianco o pur di essere degnate di un coito miserevole accettano tutto: il mio consiglio è di non farlo. D’altro canto, però, il mondo è pieno di donne che lo fanno (ma il mondo è anche pieno di donne che perdonano sonori schiaffoni di fronte ad un mazzo di rose). Tutto sta a vedere dove risiede il confine personale tra felicità e infelicità, e quanti sono in grado di meritarsi la prima, combattendo per ottenerla.

      • Sì ma il tutto, oggi, è facilmente ribaltabile nell’altro senso ossia dal punto di vista maschile. Forse è ancora preponderante la casistica femminile ma sono convinto che percentualmente la differenza non sia così tanta.
        Il disagio di cui parli è condiviso, il confine tra felicità ed infelicità pure.
        Quello che dici di donne che pur di avere un uomo al fianco o pur di essere degnate di un coito miserevole accettano tutto è sostanzialmente vero, l’ho toccato con mano, per esperienza personale, molti anni fa ma già allora valeva in entrambi i sensi, per quella che è la mia esperienza.
        Il consiglio di non farlo posso condividerlo, ma restando con i piedi per terra mi chiedo: esistono valide alternative? Quante persone, pur vivendo una situazione di disagio la sopportano o ci convivono perchè non vedono o non hanno alternative?

      • Steve, io credo che la bilancia penda ancora troppo a sfavore delle donne, ma credo anche che non sia importante raggiungere la parità nel disagio: piuttosto trovare l’armonia nell’incontro. Posso immaginare che sul fronte maschile ci siano problematiche simili o paragonabili, ma io sono donna e ovviamente parlo solo di ciò che conosco. Sono assolutamente convinta che le alternative ci siano sempre, e onestamente giudico più dignitosa l’astinenza di una squallida e inappagante relazione erotica. In fondo i consigli che ho dato io non sono fantascienza: da single, ho avuto amanti di lungo corso (uno addirittura l’ho frequentato per tre anni, ed eravamo entrambi liberi) e ti assicuro che rispettarsi – sia carnalmente che emotivamente – si può anche se non si è innamorati. Non è facile, ma basta volerlo.

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