Spremeteli, finchè siete in tempo.

Mi ci sono voluti 37 anni per capire che l’istinto narrativo mi arriva tutto da mia madre e, più in generale, da quel ramo della famiglia. Loro sono dei grandi affabulatori orali: io purtroppo non ho questo dono. Le mie storie spingono per uscire dalle mani, ma ogni volta che mi trovo ad un pranzo di famiglia rimango incantata da quello che loro riescono a tirar fuori dalla bocca.
E mi innamoro, mi emoziono, mi sbudello dalle risate e mi ispiro: ogni sacrosanta volta succede qualcosa, ogni incontro è un’inseminazione narrativa. Continua a leggere