Io, la Sardegna e Instagram

Io, la Sardegna e Instagram

Una vacanza di lavoro, quella in Sardegna dell’estate 2013, vissuta molto attraverso Instagram. Due settimane vissute alla ricerca delle strutture ricettive da inserire nel nuovo blog della nostra agenzia dedicato ai viaggi e allo storytelling dell’accoglienza: prepariamo contenuti e itinerari per BRAND-IT-UP-TRAVEL, la nostra nuova creatura.
E intanto raccontiamo i luoghi, e iniziamo da una Sardegna che è tutt’altro che solo mare. Qui metterò qualche scorcio del mio racconto d’immagini su Instagram. A fine mese arriveranno le foto vere, i post, le storie. Continua a leggere

Festalibro e Crowd Funding

book love

Lo dicevo in chiusura del mio post precedente sulla cultura che può davvero dar da mangiare: il crowd funding può essere una delle poche soluzioni per svincolarci dalle dinamiche assassine di chi non finanzia la cultura e vuole far morire questo paese nell’ignoranza di cemento, banche stitiche, fabbriche chiuse e cassa integrazione.
Oggi ho contribuito al crowd funding di Festalibro, un evento dedicato ai libri per bambini e ragazzi che si terrà a Sassuolo il prossimo maggio: l’ho fatto con 20 euro, nel mio piccolo è tutto ciò che posso, ma si accettano anche contributi da 2 euro, in modo che ognuno possa diventare sostenitore. Se l’obbiettivo non verrà raggiunto (in questo caso 2.000 euro) il denaro non vi verrà detratto: mancano solo 12 giorni.
Diamoci una possibilità, per favore.
Sosteniamo con qualche spicciolo, finchè possiamo, i progetti in cui crediamo e che possono ancora dare una chance a questo paese.

book-love

 

AGGIORNAMENTO 28 APRILE 2013: felicissima di aver ricevuto da Eppela la conferma che il traguardo è stato raggiunto!!!

Eppela - Festalibri

Con la cultura si mangia e si esce dalla crisi

dalmatian

Oggi Liberos ha riportato un articolo di El Pais che racconta di come in Islanda la cultura sia stata utilizzata per salvare l’economia (tra le altre cose). L’Islanda è quel paese andato praticamente in bancarotta nel 2008, che ha lasciato fallire le banche senza pagarne i debiti ed è ripartito ponendo la cultura al centro del proprio programma di rinascita, anzichè le industrie di alluminio e di energia idroelettrica che stavano distruggendo il paese. Il punto di partenza sono stati i giovani, la musica, il cinema, le nuove tecnologie e il Ministero delle Idee (una roba che vien da commuoversi solo a pensarci). Si legge nell’articolo:

“La musica prima di tutto: l’80 per cento dei giovani (soprattutto residenti nei piccoli centri) suona uno strumento e impara il solfeggio. Questo si traduce in decine di gruppi con un pubblico internazionale. Se la maggior parte dei turisti è attratta dalle bellezze dell’isola, secondo un recente sondaggio il 70 per cento dei giovani si reca in Islanda per ascoltare la musica.”

Questo senza dimenticare teatri, scuole, letteratura (lo stato sostiene 60 scrittori).

Ora pensiamo a noi. L’Italia ha uno tra i più grandi patrimoni turistici, storici, artistici e culturali del mondo. DEL MONDO. Sì, MONDO.
Le statistiche ci dicono che siamo: Continua a leggere

Voglio la diaspora: via dall’Italia.

Non lontano da Pompei, simbolo dell’incuria dello Stato Italiano per le nostre ricchezze culturali, si trova il primo museo al mondo ad avere chiesto asilo politico: il CAM di Casoria, che nel suo cortile sventola una bandiera tedesca. Per tutte le difficoltà incontrate dalla sua fondazione, il CAM oggi ha chiesto asilo alla Germania: l’unico paese europeo che pare intenzionato a non penalizzare la cultura (e nemmeno la ricerca, pensa un po’) anche in un momento di grave crisi come quello attuale.
Non so se il CAM si trasferirà realmente in terra teutonica o se è solo una provocazione, ma la notizia mi procura quella sfiziosa sensazione di rammarico e godimento. Perché è questo che si merita la nostra classe politica: lo svuotamento, la diaspora. Continua a leggere